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giovedì 3 maggio 2018

Prato - Al festival "Mediterraneo downtown" la città premia Benoit Duco la guida alpina che aiutò i migranti, indagata in Francia

Il Tirreno
Soccorse una donna incinta sulle Alpi e per questo è stato indagato: Benoit Ducos sarà il 4 maggio al Metastasio nella giornata inaugurale del “Mediterraneo Downtown”, il primo festival dedicato alle urgenze del "Mare Nostrum"
Benoit Ducos
La cerimonia inaugurale del festival si svolgerà venerdì alle 18,30 al Metastasio. E qui, a conclusione della serata, sarà assegnato il premio “Mediterraneo di pace”. Lo riceverà Benoit Ducos, la guida alpina indagata dalla magistratura transalpina per aver soccorso il 17 marzo scorso una famiglia di migranti al confine tra l’Italia e la Francia. Per aver trasportato la donna incinta a bordo della propria auto all’ospedale più vicino, Benoit dovrà rispondere del reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Ducos, che nell’occasione disse “Lo rifarei di nuovo”, riceverà il premio insieme a Anne Moutte e Pierre Mumber, tutti volontari dell’associazione “Tous Migrants” di Briançon”. Il premio a Ducos è un modo per ricordare che non solo “la solidarietà non è reato” secondo l’ormai noto slogan di tante ong, ma anche perché il lavoro di “Tous Migrants”, movimento di cittadini che si è mobilitato per rispondere alle criticità dell’accoglienza in questa zona di confine, sposa completamente lo spirito del festival: «La nostra inerzia, il nostro disinteresse, la nostra involontaria complicità – dice il direttore artistico Raffaele Palumbo – stanno frapponendo una sorta di distanza di sicurezza tra noi e il resto dei popoli del Mediterraneo. Stiamo cercando di non condividere uno stesso destino. Il nostro festival è un piccolo contributo a generare un racconto comune e nuovo del continente liquido, come lo chiama Braudel. Guardare gli altri per guardarci allo specchio».

La testimonianza delle famiglie che accolgono rifugiati. Cattivissimi, anzi cattivissime: sono quelle famiglie che accolgono in casa altre famiglie. Di migranti o rifugiati. Famiglie apparentemente normali che mettono la loro casa e il loro tempo a disposizione di altre persone, creando un circolo di solidarietà, accoglienza e condivisione. Arrivano da Ventimiglia a Lido di Camaiore, sono la famiglia di Pirrera-Torre e la famiglia Bastari-Mankowski. L’evento è organizzato insieme a Welcome refugees l’associazione che lavora per promuovere questo modello di accoglienza.

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