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martedì 15 maggio 2018

Israele/Gaza - Una ambasciata, un massacro. Uno degli eserciti più potenti del mondo fronteggia migliaia di manifestanti palestinesi. 58 morti (molti minori) e 2700 feriti

Ansa
Tel Aviv - Esplode la rabbia dei palestinesi nel giorno dell'apertura dell'ambasciata Usa a Gerusalemme ed è un massacro: oltre 50 morti, fra i quali diversi minori, e oltrei 2.400 feriti, a metà pomeriggio, mentre divampano violentissimi gli scontri lungo la barriera di confine con Gaza, oscurata da una cortina di fumo di pneumatici bruciati.



E mentre la rivolta si estende anche alla Cisgiordania e Israele compie anche raid aerei sulla Striscia di Gaza, affermando di aver colpito cinque obiettivi di Hamas, gli ospedali palestinesi arrivano presto allo stremo e le autorità palestinesi di Gaza chiedono sangue e rivolgono una richiesta di aiuto ai medici dall'Egitto.

La Lega araba convoca una riunione d'urgenza per mercoledì mentre il segretario generale fa appello a "un intervento internazionale urgente per fermare l'orribile massacro perpetrato dalle forze di occupazione israeliane contro i palestinesi, in particolare nella Striscia di Gaza". Forte condanna anche dall'Egitto. Di "giorno della vergogna? parla invece l'Iran. Da Bruxelles la responsabile della politica estera Ue, federica Mogherini, ha invitato le parti alla massima moderazione.

A Gerusalemme intanto si è celebrata con una cerimonia l'apertura della nuova ambasciata degli Stati Uniti, con Ivanka Trump, il marito Jared Kushner, il segretario al tesoro Usa, David Mnuchin, e l'ambasciatore David Friedman. Ivanka e Mnuchin hanno scoperto una targa, e il presidente americano, Donald Trump, in un messaggio ha fatto sapere che "la capitale di Israele è Gerusalemme. Israele, come ogni stato sovrano, ha il diritto di determinare la sua capitale". Trump ha anche detto che "la nostra speranza è per la pace e gli Stati Uniti restano impegnati per un accordo di pace". A lui ha risposto il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, durante la cerimonia: "Non abbiamo migliori amici al mondo che gli Usa. Grazie per aver avuto il coraggio di mantenere la promessa", di riconoscere Gerusalemme come capitale d'Israele.

Per martedì è previsto che la rivolta al confine continui, in occasione del 70/mo anniversario della nascita di Israele: una ricorrenza cheb i palestinesi contro-celebrano come giorno della 'Naqba', la 'Catastrofe'.

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