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sabato 23 dicembre 2017

Spagna - La sanità non è un diritto per tutti. No cure agli irregolari

Ansa
La Corte costituzionale spagnola ha dichiarato incostituzionale il decreto legge del governo della comunità di Valencia che consente l'accesso universale alla sanità anche agli immigrati in situazione irregolare.


Secondo la sentenza dell'alta corte, riferiscono i media iberici, il decreto approvato nel 2015 dal governo regionale presieduto dal socialista Ximo Puig invade le competenze del governo centrale. Quest'ultimo, in particolare con il decreto legge 16/2012, in piena crisi economica e finanziaria escluse dall'assistenza sanitaria 870mila 'sin papeles'. In risposta alla normativa, Valencia e le comunità delle Baleari, di Aragona, della Cantabria e dei Paesi baschi modificarono la legislazione regionale per garantire l'assistenza sanitaria ai migranti irregolari rimasti fuori dal sistema sanitario nazionale. Per l'assistenza sanitaria ai 30mila migranti in situazione irregolare stimati nella regione, la comunità di Valencia ha stanziato 6,05 milioni di euro, pari allo 0,1% del Bilancio dell'assessorato alla sanità previsto per il 2018. La sentenza dell'alta corte mette a rischio l'assistenza a decine di migliaia di irregolari in tutte le regioni che attualmente la erogano.

Il presidente Ximo Puig,in dichiarazioni ai media, ha assicurato che il governo regionale continuerà a garantire l'universalità delle prestazioni sanitarie "attraverso i meccanismi che saranno necessari". "Qualunque persona che entrerà in un centro sanitario o in un ospedale di Valencia sarà assistita e in nessun caso gli verrà passata la fattura sanitaria", ha assicurato. "Tutti hanno diritto alla sanità, oggi e nel futuro", ha aggiunto il governatore.

La Generalitat starebbe valutando strumenti giuridici per blindare l'assistenza sanitaria universale e aggirare il veto di incostituzionalità, inclusa la possibilità di una "sovvenzione personalizzata". Puig non ha risparmiato critiche all'esecutivo centrale presieduto da Mariano Rajoy: "Il governo di Spagna sta usando la via giudiziaria per giustificare comportamenti ingiustificabili", ha osservato. "E la sentenza della Corte costituzionale non è giusta né umana", ha concluso.

Da parte sua, Amnesty International, assieme al Centro per i Diritti Economici e Sociali e a Medici del Mondo, denuncia che la sentenza della Corte costituzionale contravviene agli obblighi fondamentali di diritti umani, è "regressiva, discriminatoria e mette a rischio la vita delle persone escluse dal sistema sanitario dal decreto legislativo 12/2012".

Paola Del Vecchio

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