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giovedì 21 dicembre 2017

Iraq. Hrw: si teme sparizione forzata per oltre 350 detenuti nel Kurdistan

Nova
Oltre 350 detenuti nella zona di Kirkuk, nella regione del Kurdistan iracheno, potrebbero essere stati vittime di sparizione forzata. Lo riporta oggi l'organizzazione non governativa Human Rights Watch (Hrw). Le presunte vittime sono prevalentemente arabi sunniti sgomberate a Kirkuk o residenti nella città, detenuti dalle forze di sicurezza del governo regionale, Asayish, per sospetta di affiliazione allo Stato islamico. 
Prigionieri condotti nel carcere di Kirkuk
Quando le forze irachene centrali hanno ripreso controllo della zona di Kirkuk nello scorso ottobre, secondo dati di Hrw, i prigionieri non si trovavano più nelle strutture di detenzione locali.

Lo scorso novembre si sono quindi svolte dimostrazioni a Kirkuk, in seguito alle quali il primo ministro iracheno, Haider al Abadi, ha ordinato un'inchiesta sui detenuti, inviando una delegazione a Kirkuk. L'ex responsabile del comitato di sicurezza del Consiglio provinciale di Kirkuk, Azad Jabari, ha tuttavia negato che le Asayish siano responsabile delle sparizioni, accusandone invece le forze statunitensi precedentemente presenti nella zona; Jabari ha sottolineato che gran parte delle sparizioni sarebbe avvenuta infatti dal 2003 al 2011.

Le forze di sicurezza del governo curdo Asayish avrebbero tuttavia consegnato alle forze irachene locali, in seguito a tali dichiarazioni, 105 detenuti che da Kirkuk erano stati trasferiti a Sulaymaniyya, come comunicato a Hrw dal governatore di Kirkuk, Rakkan Said. 

26 persone intervistate da Hrw tra novembre e dicembre sarebbero inoltre testimoni di 27 arresti di arabi sunniti, avvenuti a Kirkuk ad opera di Asayish dal 2015 in avanti; gli intervistati hanno affermato di non essere più riusciti a comunicare con gli arrestati e di non aver ricevuto alcuna informazione ufficiale su di loro né da Asayish né da altre forze. 

Lo scorso 18 dicembre Hrw ha contattato Dindar Zebari, presidente dell'Alto comitato del governo regionale curdo per la Valutazione sui rapporti sulle organizzazioni internazionali, con l'intento di ottenere notizie circa i detenuti nella zona di Kirkuk. Zebari non avrebbe fornito risposte.

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