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giovedì 13 luglio 2017

Giappone - Tokyo: eseguite due condanne a morte per impiccagione

Blog Diritti Umani - Human Rights
Tokyo Il ministero della Giustizia giapponese comunica che sono state eseguite le condanne a morte n°18 e 19 dell'attuale governo guidato dal primo ministro conservatore Shinzo Abe.

Il patibolo giapponese per l'impiccagione
L'ordine di esecuzione è stato firmato dal ministro, Katsutoshi Kaneda, che ne ha già siglato un precedente nel mese di novembre 2016.

Il Giappone è l'unico paese industrializzato con gli Stati Uniti che mantiene la pena di morte ed è riluttante ad abbandonare questa barbara pratica.

Questa pratica è stata criticata da organizzazioni come Amnesty International (AI) che bollato la legge giapponese "crudele" che prevede tra l'altro che i condannati a morte devono essere impiccati, sono tenuti in isolamento e ricevere la notizia della loro esecuzione solo poche ore prima che venga effettuata.

Nel ottobre 2016 la Bar Association of Japan (JFBA) in primo luogo ha approvato l'adozione di una dichiarazione contro la pena di morte in Cina sostienendo la sua sostituzione ergastolo per il 2020.

Il ministro Kaneda ha pubblicamente espresso opposizione ad abolire la pena di morte, sostenendo i dati dei sondaggi, dove più del 80 per cento dei giapponesi si dichiarano a favore della pena di morte, anche se alcune organizzazioni la hanno messa in discussione.

ES

Fonte: EFE

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