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martedì 8 novembre 2016

Pena di morte - L'Arabia Saudita è pronta a decapitare un uomo affetto da disabilità

The Post Internazionale
Munir al-Adam ha 23 anni ed è accusato di aver partecipato nel 2011 a proteste anti-governative. L'uomo è parzialmente cieco e sordo e rischia la pena capitale
Munir al-Adam ha 23 anni
L'Arabia Saudita si appresta a eseguire la condanna a morte di un uomo affetto da disabilità fisiche. La sua colpa, secondo il governo di Riad, è quella di aver preso parte cinque anni fa ad alcune proteste anti-governative scoppiate nella regione di Qatif, a maggioranza sciita.
La vittima designata è Munir al-Adam, condannato nel 2011 da un tribunale speciale di Riad per aver organizzato la protesta inviando alcuni messaggi telefonici. Accuse che non hanno mai trovato alcun fondamento, secondo la famiglia del ragazzo, in quanto Munir al-Adam non possedeva un telefono cellulare all'epoca, essendo troppo povero per permetterselo. Questo particolare, tuttavia, non è stato sufficiente per scagionare il giovane, che è stato rinchiuso in prigione dall'età di 18 anni.

Munir al-Adam, oggi 23enne, soffre di gravi menomazioni fisiche a causa di un incidente accaduto quando aveva sei anni. Alcune gravi ferite al cranio lo resero parzialmente cieco e sordo.

Dopo l'arresto, il problema all'udito è peggiorato a causa delle pesanti percosse inflitte al ragazzo dalla polizia. Secondo la famiglia, Munir è stato torturato e picchiato, fino a provocargli danni permanenti al sistema uditivo già danneggiato.

L'uomo ha infatti raccontato di essere stato costretto a firmare un documento con il quale confessava i reati, dopo essere stato ripetutamente picchiato.

Nel mese di gennaio, l'Arabia Saudita ha giustiziato in un solo giorno quarantasette manifestanti e presunti sostenitori di Al-Qaeda. A luglio, le decapitazioni eseguite nel paese sono state 108. Con una popolazione di quasi 29 milioni di persone, l'Arabia Saudita rischia di raggiungere e perfino superare le oltre duemila esecuzioni capitali all'anno.
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"Il caso spaventoso di Munir mostra chiaramente come le autorità saudite sono propense a sottoporre le persone più vulnerabili alla lama del boia", ha dichiarato un membro di Reprieve.

Non è una novità che paesi come l'Arabia Saudita, il Pakistan e l'Iran siano i responsabili del 90 per cento di tutte le esecuzioni capitali registrate a livello mondiale.

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