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martedì 29 novembre 2016

Firmato il nuovo accordo per la pace tra governo della Colombia e FARC

Osservatore Romano
Passo decisivo verso una pace duratura in Colombia. Il presidente Juan Manuel Santos e il leader delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), Timochenko, hanno firmato ieri un nuovo accordo di pace, dopo la bocciatura della prima intesa nel referendum dello scorso 2 ottobre.

L’accordo è stato firmato durante una cerimonia che si è svolta nel teatro Colón di Bogotá. Santos e Timochenko si sono limitati a un breve discorso. «Voglio invitarvi a dare un’opportunità alla pace», ha sottolineato durante il suo intervento il presidente colombiano, ricordando brevemente le principali modifiche incluse nel nuovo accordo e rimarcando «l’urgenza della pace» nel paese. 

Mentre Timochenko ha evidenziato il sostegno dei giovani al processo di pacificazione, ribadendo la proposta di perdono alle vittime delle Farc. Il nuovo accordo tra le due parti, annunciato lo scorso 12 novembre dall’Avana, prevede modiche rispetto all’intesa precedente, considerate però insufficienti dall’opposizione, che ha appoggiato il no al referendum del 2 ottobre. 

L’intesa sarà confermata dal parlamento, ma senza che si proceda a nuove votazioni, pertanto non verrà sottoposto a referendum. Questo costituisce uno dei motivi per i quali è stato già respinto dall’opposizione guidata dall’ex presidente Álvaro Uribe, del partito Centro democratico, il quale ha definito il meccanismo adottato un «golpe contro il popolo e la democrazia». Dal canto suo, Santos ha la maggioranza nelle due Camere e può contare sul sostegno di altri partiti. Il dibattito parlamentare inizierà martedì prossimo.

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