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mercoledì 24 giugno 2015

L’Ungheria sbarra l’ingresso ai rifugiati. A Calais assalto dei migranti ai tir diretti nel Regno Unito

La Stampa
La sfida di Budapest all’Ue. Bruxelles chiede spiegazioni. Caos in Francia: lo sciopero dei treni diventa un’«occasione» per i profughi per sfondare le transenne
È scontro aperto tra l’Ungheria e l’Unione europea sul tema immigrazione. Pochi giorni fa Budapest ha annunciato la costruzione di un muro al confine con la Serbia contro l’afflusso i migranti. Ora il governo ungherese ha deciso di sospendere unilateralmente la convenzione di Dublino, che regola l’accoglienza dei richiedenti asilo. Un portavoce dell’esecutivo ha aggiunto che Budapest non smetterà di ricevere i rifugiati che avevano inizialmente chiesto asilo in Ungheria e si sono poi spostati in altri Paesi del’Unione europea. «Le capacità del sistema ungherese di accoglienza dei richiedenti asilo sono sovraccariche, le più sovraccariche tra gli Stati dell’Ue colpiti dall’immigrazione illegale», ha spiegato il portavoce, aggiungendo che la sospensione dell’accordo da parte di Budapest durerà finché tali capacità non verranno ampliate.

La Commissione europea ha immediatamente chiesto spiegazioni al governo di Budapest. Lo ha riferito una portavoce, che ha inoltre sottolineato come le norme sancite dagli accordi, la convenzione di Dublino, «non prevedono la sospensione dei trasferimenti dei rifugiati da parte degli Stati che li devono accogliere». Perciò, ha proseguito, «la Commissione ha chiesto all’Ungheria un chiarimento immediato sulla natura e la portata del suo impedimento tecnico» ad accogliere i rifugiati «e sulle misure adottare per porre rimedio alla situazione».

Intanto si è scatenato un vero e proprio caos a Calais, sul lato francese del Canale della Manica, dove decine di immigrati irregolari che popolano i campi profughi nella periferia della cittadina stanno cercando in queste ore di nascondersi illegalmente in camion e furgoni parcheggiati in lunghe file a causa dello sciopero dell’Eurotunnel verso il Regno Unito. Lo riporta la Bbc, che scrive di vere e proprie scene di «confusione» nel porto commerciale di Calais e lungo le arterie stradali che portano allo scalo e al tunnel. La società che gestisce la lunga galleria sotto la Manica ha fatto sapere con una nota che «questo è il più alto numero di immigrati mai visto nell’area di Calais».

Secondo la Bbc, così, lo sciopero che oggi ha paralizzato i trasporti ferroviari fra Regno Unito e Francia è stato un’«occasione» per i tanti immigrati che stazionano da mesi a Calais di provare a sfondare le transenne e le cancellate dello scalo e a salire illegalmente sui mezzi, che attendono di essere imbarcati sui treni-shuttle che attraversano la Manica nel sottosuolo.

Secondo le autorità francesi, al momento circa 3mila immigrati stazionano a Calais in attesa di entrare nel Regno Unito e nel 2014 ben 19mila tentativi di ingressi illegali sono stati sventati. La Bbc riporta oggi anche di «risse e lotte» fra gli immigrati che cercano di accaparrarsi i posti migliori sui furgoni e sui camion.

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