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giovedì 12 marzo 2015

Pakistan: revocata moratoria sulla pena di morte, da Natale eseguite già 24 condanne

Aki
Il Pakistan avrebbe deciso la revoca totale della moratoria sulle condanne a morte in vigore da sette anni. Il Pakistan, scrive il sito web della Bbc, sta per riprendere le esecuzioni in tutti i casi di condanna previsti dal codice penale. 

Nei mesi scorsi il governo di Islamabad aveva deciso la revoca della moratoria sulle condanne a morte per reati di terrorismo dopo il sanguinoso attacco di dicembre alla scuola di Peshawar in cui sono rimaste uccise 150 persone, per la maggior parte bambini.

Secondo funzionari citati dalla Bbc, ora tutti i detenuti che hanno esaurito i possibili ricorsi per una commutazione della pena rischiano che venga eseguita la condanna loro comminata. Oltre ottomila persone, si legge sul sito web della Bbc, sono rinchiuse nel braccio della morte di diverse prigioni del Pakistan. Dall'attacco dello scorso dicembre nel Paese sono state eseguite per impiccagione 24 condanne a morte, secondo dati ufficiali diffusi oggi dall'agenzia di stampa pakistana App. Il gruppo Justice Project Pakistan, tramite il direttore Sarah Belal, ha denunciato una decisione "irresponsabile" in un Paese in cui si assiste spesso a "processi ingiusti".
Da Natale eseguite 24 condanne a morte
Il Pakistan ha messo a morte per impiccagione da Natale, quando è stata sospesa la moratoria per la pena capitale riguardante gli atti di terrorismo, a domenica scorsa, 24 "criminali" mentre le forze dell'ordine hanno proceduto all'arresto di 25.896 persone. Lo riferisce oggi l'agenzia di stampa pachistana App. Questo mentre nelle ultime ore circolano sempre più insistenti voci ad Islamabad, attribuite a portavoce del ministero dell'Interno, secondo cui il governo pachistano ha deciso la revoca totale della moratoria sulle condanne a morte in vigore dal 2008.

In un rapporto presentato al premier Nawaz Sharif si fa il punto sui risultati ottenuti da quando è entrato in funzione il Piano di azione nazionale (Pan) mirante negli auspici delle autorità pachistane a liberare il Paese dell'estremismo e del terrorismo. Le condanne a morte sono state eseguite nelle province di Punjab (14), Sindh (7), Khyber Pkhtunkhwa (1) e nel Kashmir amministrato dal Pakistan (2). Se la sospensione totale della moratoria fosse confermata, molti degli 8.000 detenuti attualmente nel 'braccio della mortè di molte prigioni potrebbero essere messi a morte avendo esaurito negativamente i possibili ricorsi per una commutazione della pena.

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