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lunedì 16 febbraio 2015

USA: pena di morte; se mancano i farmaci, in Utah si torna al plotone d'esecuzione

Secolo XIX
Mentre negli Usa ci sono oltre 3mila condannati a morte, resta il problema dell'iniezione letale. Ma l'Utah ha la sua: il plotone d'esecuzione.

Le aziende farmaceutiche europee apertamente boicottano la pratica rendendo indisponibili i cocktail letali per le esecuzioni. E allora alcuni Stati degli Usa (che hanno assoluta discrezionalità sul tema) stano studiando le soluzioni. Nello Utah, si propone una decisione drastica. Se manca il farmaco necessario alla data dell'esecuzione capitale, ebbene si ricorrerà al plotone di esecuzione. La proposta, numero 0011, riporta in modo chiaro che "se le sostanze non sono in grado di portare avanti la pena di morte, essa sia portata con il plotone di esecuzione".

La legge dello Stato (dove il locale parlamento è controllato dai Repubblicani) è passato con 39 voti a favori e 34 contro alla Camera. Si attende ora il voto del Senato statale. 

Sul tema, però i leader politici non hanno rilasciato dichiarazioni. A parlare Paul Ray, che è stato il principale promotore della legge, dichiarando che "vista l'opposizione delle aziende europee a fornirci il farmaco letale, mi sembra che il plotone di esecuzione sia il mezzo più umano per eseguire pene di morte". Potrà sembrare strano ma l'esecuzione della condanna a morte in Utah via fucilazione è stata vietata solo nel 2004, e visto che non era retroattiva, nel 2010 un condannato ha chiesto, e ottenuto, di essere ucciso in questo modo. La regola della "fusillade" è che il detenuto venga messo al centro di un campo di tiro e colpito dai fucili di cinque agenti di polizia.

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