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venerdì 7 novembre 2014

Iraq: Chiesa caldea di Erbil censisce i rifugiati cristiani. 10.353 famiglie da Qaraqosh, 1.154 da Mosul

Radio Vaticana
Sono più di 10mila i nuclei familiari cristiani fuggiti da Mosul e dalle città della Piana di Ninive che hanno trovato rifugio nei sobborghi di Erbil e in altre località del Kurdistan iracheno. 

Campo profughi di Erbil
Alcuni dati statistici su questa parte dei profughi cacciati dalle loro case dall'avanzata dei jiahadisti del sedicente Stato Islamico (Is) sono stati raccolti nel mese di ottobre dalla diocesi caldea di Erbil per predisporre la distribuzione di una “Family Card” riservata ai nuclei familiari di rifugiati.

Grazie al lavoro gratuito di decine di giovani volontari, i dati delle famiglie dei profughi sono stati inseriti in un database che consente di avere sempre a disposizione i recapiti telefonici dei rifugiati, monitorare e aggiornare la loro distribuzione nelle diverse zone, calibrare la distribuzione degli aiuti in base alle diverse esigenze.

Dai dati raccolti, diffusi sul sito ankawa.com, risulta che ben 6.377 delle 10.353 famiglie censite provengono dalla zona di Qaraqosh - l'area a stragrande maggioranza cristiana da cui tutti gli abitanti fuggirono precipitosamente nella notte tra il 5 e il 6 agosto – mentre 1.154 vivevano a Mosul. La gran parte degli sfollati – 7.850 famiglie – hanno trovato rifugio nell'area di Ankawa, sobborgo a maggioranza cristiana di Erbil. Tra i profughi, gli studenti delle scuole medie e superiori e gli studenti universitari circa 10mila, e i bambini sono quasi 8mila.

Nella giornata di ieri, durante una sua breve trasferta ad Ankawa, il patriarca di Babilonia dei caldei, Louis Raphael I, e l'arcivescovo Giorgio Lingua, nunzio apostolico in Iraq e Giordania, hanno visitato anche un'area di accoglienza dei rifugiati e le sedi di alcune istituzioni sanitarie e sociali coinvolte nell'opera di assistenza ai profughi. (R.P.)

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