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giovedì 6 novembre 2014

Human Rights Watch denuncia: l'ISIS tortura ragazzini di 14 e 16 anni tenuti prigionieri

News Fidelity House
I ragazzini tra 14 e 16 anni tenuti prigionieri dai jihadisti subiscono pestaggi e frustate. E' quanto afferma l'organizzazione dei diritti umani, dopo la testimonianza di quattro ragazzi che sono riusciti a fuggire


Una denuncia arrivata da “Human Rights Watch” ha denunciato chel’Isis ha torturato numerosi ragazzinidi età compresa tra i 14 e i 16 anni. Le torture sono avvenute nella città curda di Kobane, in Siria. L’associazione fa sapere che i minori sono stati fatti prigionieri a maggio dai jihadisti e che i particolari sulla vicenda sono stati dati dalla testimonianza di quattro ragazzini che sono riusciti a scappare fuggiti in Turchia.

I ragazzini infatti hanno raccontato che erano tenuti prigionieri dalle guardie, che li torturavano con pestaggi e spesso li frustavano con cavi elettrici. Le guardie non sopportavano movimenti o gesti secondo loro ritenuti inappropriati, e se anche qualcuno di loro tentava di fuggire o non studiava abbastanza le torture aumetavano. Ai ragazzi minorenni inoltre mostravano video che trasmettevano decapitazioni di altri ostaggi per opera dei jihadisti, in modo da farli impaurire e sottometterli al loro volere.

Uno dei ragazzi ha anche raccontato la vicenda di un 15enne che, per avere invocato la madre per le torture subite, è stato tenuto legato e sospeso e oltre ad avere le mani dietro la schiena aveva anche un piede legato alle mani. Inoltre, è stato lasciato sospeso per punizione e gli è stato intimato di invocare Dio e non la madre. Il consigliere speciale per i diritti dei minori di Hrw, Fred Abrahams, ha dichiarato sulla vicenda: “Dall’inizio della rivolta in Siria, i minori hanno sofferto degli orrori della detenzione e della tortura, prima a opera del governo di Assad e adesso dell’Isis”.


I ragazzi che sono riusciti a scappare appartengono agli ostaggi che erano stati rapiti a fine maggio e a confermarlo è l’organizzazione per i diritti umani. Allora gli studenti curdi rapiti furono 250 e lo stato islamico li catturò mentre venivano da Aleppo e stavano tornando a Kobane. Insieme ai ragazzi vi erano anche cento ragazze che per fortuna furono liberate dopo qualche ora. Molti studenti sono stati rimessi in libertà con degli scambi per il rilascio di jihadisti dell’Isis che i militari curdi tenevano in ostaggio, ma molti sono ancora prigionieri e subiscono le loro torture.

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