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martedì 2 settembre 2014

Messico - UNHCR: Grave fenomeno "desaparecidos", più di 10.000 da dicembre 2012

MISNA
Il Messico affronta “una situazione critica” per l’alto numero di ‘desaparecidos’, costantemente in aumento: è l’allarme lanciato dall’Alto Commissariato Onu per i diritti umani che ha espresso pieno sostegno alle vittime di un fenomeno in crescita a cui le autorità non riescono a rispondere adeguatamente.
Le vittime di ‘sparizioni’ crescono e si uniscono a quelle registrate anche negli anni Settanta, Ottanta e Novanta, nota l’organismo delle Nazioni Unite. “Le une e le altre meritano giustizia, verità e riparazione” e l’Onu “continuerà a farsi carico dei loro legittimi reclami mantenendo in alta priorità la difesa dei loro interessi” si legge in una nota diffusa da Ginevra.

L’Alto Commissariato ha ricordato che il Messico fa parte della Convenzione internazionale per la protezione delle persone contro le sparizioni forzate, suggerendo che a dimostrazione del suo impegno in materia “dovrebbe riconoscere la competenza del Comitato contro la sparizione forzata dell’Onu”. Al Congresso messicano è stata chiesta la formulazione di una legislazione ‘ad hoc’.

Il 21 agosto il governo ha presentato l’ultimo bilancio ufficiale delle persone ‘desaparecidas’: risultano oggi 22.322 casi, il 44% dei quali contati dall’inizio del mandato del presidente Enrique Peña Nieto, del Partito rivoluzionario istituzionale (Pri), nel dicembre 2012.

Nel marzo del 2012 il parlamento ha approvato una normativa con cui ha obbligato il governo federale ad aprire una banca dati elettronica delle persone scomparse per dare seguito ai casi denunciati. Il fenomeno si ritiene collegato all’offensiva dell’esecutivo contro la criminalità organizzata.

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