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sabato 6 settembre 2014

Iraq - Campi dei rifugiati cristiani ad Erbil, grave situazione sanitaria, verificati casi di lebbra

ASCA
Roma – “La situazione e’ veramente molto critica e abbiamo paura che i problemi sanitari si convertano in epidemie. Si sono verificati, infatti, gia’ diversi casi di lebbra”. Cosi’ don Benham Benoka, il Parroco di Ankawa che nei giorni scorsi ha ricevuto la telefonata di Papa Francesco, ha denunciato ai microfoni di Tv2000, la drammatica situazione che stanno vivendo migliaia di cristiani all’interno del campo rifugiati ad Ankawa sobborgo a maggioranza cattolica di Erbil, nel Kurdistan iracheno.
Intere famiglie con anziani e bambini – come testimonia il reportage – sono scappate dai propri villaggi perche’ minacciate dai terroristi dell’Isis.

“Diventate musulmani o vi uccidiamo”, e’ stato il lapidario avvertimento degli uomini dello Stato Islamico. Gli sfollati cristiani si sentono abbandonati e costretti a vivere in condizioni sanitarie sempre piu’ allarmanti. 

Al momento, nel campo rifugiati ad Ankawa, la Chiesa locale ha messo a disposizione ogni struttura, giornalmente provvede ai pasti e all’assistenza medica di oltre 2000 persone. Il ministero dell’Istruzione iracheno ha inoltre reso noto che la riapertura delle scuole – che era stata rimandata al 10 ottobre – sara’ anticipata ed entro 10 giorni tutti gli edifici dovranno essere liberati dagli sfollati.

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