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mercoledì 3 settembre 2014

Iran: un Pastore Cristiano Evangelico in carcere da 4 anni per "attentato alla sicurezza del Paese"

Aki
Festeggerà in carcere il suo 35esimo compleanno il Pastore cristiano evangelico, Farshid Fathi, da oltre tre anni tenuto a languire dietro le sbarre per la sua fede. A riaccendere i riflettori sulla sua storia è il Wall Street Journal che rilancia il dibattito sulle persecuzioni delle minoranze religiose nella Repubblica islamica a pochi giorni dall'arrivo a New York della delegazione iraniana per l'Assemblea Generale dell'Onu e alla vigilia della tappa a Roma del ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif.
Fathi è stato arrestato nel dicembre 2010 dagli uomini dell'intelligence iraniana. Padre di due bambini, ha trascorso un anno in isolamento o semi-isolamento nel famigerato carcere di Evin, nella sezione 209, quella dedicata ai prigionieri politici. In questo periodo - come ha raccontato al Wsj un iraniano convertito al cristianesimo che conosce bene il caso del Pastore - Fathi è stato sottoposto a lunghi interrogatori e ad abusi psicologici.

Nel febbraio 2012 un tribunale rivoluzionario di Teheran ha condannato il religioso a sei anni di carcere per aver messo a repentaglio la sicurezza del paese. Di recente Fathi è stato trasferito nel carcere di Rajai Shahr, alla periferia della capitale, dove condivide una cella con tossicodipendenti e altri detenuti comuni che regolarmente lo sottopongono a molestie e minacce. Quando Fathi ha chiesto le ragioni del suo trasferimento gli è stato spiegato che era stato sentito recitare inni cristiani.

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