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sabato 26 aprile 2014

Verona, multa fino a 500 € a chi porta cibo ai senzatetto

Lettera 43
Il Comune di Verona corre ai ripari per evitare i bivacchi di senzatetto e sbandati in alcune piazze del centro storico. Scatenando inevitabili polemiche sulle sanzioni previste per chi porta cibo ai meno fortunati.
In data 22 aprile, infatti, il sindaco Flavio Tosi ha emesso un'ordinanza che vieta, pena multe da 25 a 500 euro, la distribuzione di alimenti e bevande in una serie di aree di pregio. Ne fanno parte - ha riferito L'Arena di Verona - piazza Viviani, piazza Indipendenza (compresi i giardini), cortile Mercato vecchio, cortile del Tribunale e piazza dei Signori.

ORDINANZA FINO A OTTOBRE. L'ordinanza è destinata a restare in vigore fino al 31 ottobre 2014. Una misura nata sulla scorta delle proteste dei residenti di queste aree, che hanno visto portici e piazze di alcune delle zone più belle della città trasformarsi in bivacchi per chi non ha fissa dimora, con tanto di materassi, bottiglie e avanzi di cibo abbandonati.

VINCOLO MONUMENTALE. Alcune di queste aree, come i giardini di piazza Viviani, sono sottoposte a vincolo monumentale e paesaggistico, altre danno accesso a sedi espositive prestigiose, come il palazzo della Ragione, dove gli accessi finiscono talvolta per essere ostruiti da «accampamenti» improvvisati.

TOSI SI DIFENDE. La permanenza in queste zone di senzatetto e bisognosi risente del fatto che associazioni caritatevoli e singoli cittadini sono soliti lasciare loro cibo e bevande. Il sindaco Tosi ha voluto chiarire che non si tratta di una misura contro i poveri, dato che il Comune ha predisposto da tempo locali adeguati per una somministrazione dignitosa dei pasti a chi ne ha bisogno. La stessa Ronda della carità ha già trasferito la propria attività fuori dal centro, in lungadige Rubele.

PREDISPOSTI SPAZI IDONEI. «Questa amministrazione», ha spiegato il primo cittadino, «ritiene fondamentale l’assistenza verso i più bisognosi, ma in un contesto di equilibrio con la civile convivenza, con il rispetto dei residenti e delle norme igienico-sanitarie. Per questo il Comune ha predisposto da tempo idonei locali per garantire una dignitosa somministrazione dei pasti e collabora attivamente con il privato sociale, laico e religioso, impegnato nel sostegno dei soggetti bisognosi».

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