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venerdì 17 gennaio 2014

Usa, nuovo cocktail letale per un condannato - Muore dopo 13 minuti di urla strazianti

La Stampa
L’esecuzione avvenuta per la prima volta in Ohio, ha sconvolto l’America


Dennis McGuire, 53 anni
Per la prima volta nella storia d’America è stato utilizzato un cocktail di due sostanze per uccidere un condannato a morte. Il boia del carcere di Lucasville, in Ohio ha iniettato nelle vene di Dennis McGuire, bianco, 53 anni condannato di stupro e omicidio aggravato, un composto formato da un sedativo, il Midazolam, e Hidromorphone, una morfina molto. La sua atroce agonia è durata 13 minuti, tra le urla, provocando un’ondata di sdegno in tutto il Paese e forti proteste da parte degli abolizionisti e dei difensori dei diritti umani che puntano il dito contro quella che hanno bollato come una crudele tortura. Con un metodo che produce al condannato la stessa sensazione di una «prolungata mancanza d’aria».

Si tratta di una esecuzione, la terza del 2014, che farà molto discutere: da anni ogni tipo di condanna a morte con questo tipo di metodo era stata sospesa, in seguito alla decisione delle case farmaceutiche europee di non fornire più l’America con i loro barbiturici. Così, le carceri americane avevano esaurito le scorte. Ma in Ohio, il dipartimento dell’amministrazione carceraria ha aggirato il problema approvando tempo fa un emendamento che ha autorizzato il ricorso al Midozilam, un composto mai utilizzato in precedenza.

Immediate le critiche di chi da anni si batte contro la pena di morte e soprattutto da parte dei legali di McGuire, tenuto conto che prima di spirare ha urlato per circa 13 minuti in una sala senza finestre, nella Southern Ohio Correctional Facility. Secondo alcuni testimoni citati dai media locali, questa tecnica ha provocato «intenso dolore e panico» facendo provare al condannato la sensazione di una «prolungata mancanza d’aria».

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