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martedì 17 dicembre 2013

Repubblica del Centroafrica: sempre più persone in fuga

Mondoliberonline
A causa delle continue ondate di violenza che stanno colpendo le popolazioni in queste zone sono in aumento le persone in fuga nei paesi vicini.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime tutta la sua preoccupazione per queste popolazioni, soprattutto per gli abitanti di Bangui e Bossangoa, che si trovano in mezzo agli scontri tra gli ex ribelli del movimento Seleka e le milizie di autodifesa.

Secondo i media locali e l’ONU negli scontri avvenuti ieri sono morti circa 140 civili, è il primo grande scontro che si svolge a Bangui dopo che nel marzo scorso le forze Seleka hanno fatto cadere il governo del presidente Fraçois Bozize.

Il personale dell’UNHCR che oggi si trova in queste zone dice che ce ancora molta paura e la situazione è tesa a causa dei contunui spari che portano gli abitanti a chiudersi nelle loro case.

Il flusso di persone che si sta riversando nella Repubblica democratica del Congo, attraversando il fiume Oubangui, è sempre più intenso (ieri sono arrivate 700 persone e continuano ad arrivarne ancora oggi). Questi si rifugiano a Gbale, in un villaggio a 12 km da Zongo dove l’UNHCR ha allestito una struttura attrezzata.

Anche nella città di Bossangoa, gli intensi bombardamenti di ieri hanno scatenato il panico tra gli abitanti. Oggi pare che l’attacco sia cessato ed è ancora imprecisato il numero di persone che hanno abbandonato le loro case. In questa città vivono, in condizioni precarie, circa 40.000 sfollati. L’ UNHCR è partito con un convoglio di 60.000 di beni di prima necessità per assistere queste persone.

Dal dicembre 2012 il conflitto nella Repubblica Centrafricana ha costretto quasi 400.000 persone a fuggire all’interno del paese e altre 69.800 a cercare rifugio nei paesi confinanti.

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