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martedì 17 settembre 2013

Siria: 400 detenuti politici a rischio pena di morte

ANSA
È a rischio la vita di circa 400 detenuti politici siriani rinchiusi nelle prigioni dei servizi di sicurezza fedeli a Bashar al Assad nella regione di Damasco, mentre giungono testimonianze di alcune esecuzioni compiute nelle stesse carceri e di uccisioni sotto tortura.
È quanto nelle ultime ore ha denunciato il Centro di documentazione delle violazioni in Siria (Vdc), che da anni lavora per monitorare i crimini commessi nel Paese in guerra e dominato da circa mezzo secolo dalla famiglia Assad e da clan alleati. Secondo il Vdc, centinaia di prigionieri politici rischiano di essere giustiziati o di morire sotto tortura. Il rapporto di trenta pagine è basato sulle testimonianze dettagliate di cinque detenuti rinchiusi a lungo nella prigione dei servizi di sicurezza dell'aeronautica di Harasta, sobborgo a nord di Damasco.

I testimoni, tutti identificati con le generalità complete, di età compresa tra i 23 e i 27 anni, erano stati arrestati in modo arbitrario assieme a migliaia di altri attivisti e cittadini comuni nell'ambito della repressione delle manifestazioni e della rivolta anti-regime scoppiate nella primavera del 2011.

 Le testimonianze confermano l'uso di strumenti di tortura già noti nelle carceri siriane, punizioni collettive, esecuzioni sommarie e l'impiego di medici conniventi con i servizi di repressione.

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