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giovedì 5 settembre 2013

Iran Human Rights condanna fortemente la strage avvenuta nel Campo Ashraf

Iran Human Rights (IHR)
Almeno 52 residenti del Campo Ashraf (a nord di Baghdad, in Iraq) sono stati uccisi durante gli scontri di ieri tra le forze di sicurezza e i residenti disarmati del campo.
I residenti del Campo Ashraf sono membri del Mujahidin-e-Khalgh (MEK, PMOI), un gruppo di opposizione iraniano, disarmato nel 2003. La maggior parte dei residenti sono stati trasferiti in un altro campo (Campo Liberty) vicino all’aeroporto di Baghdad.

I residenti del campo accusano le forze di sicurezza irachene per l’attentato, mentre le fonti di sicurezza irachene hanno confermato che alcuni mortai sono stati sparati, senza specificare da chi siano partiti, e hanno detto che la morte delle vittime è stata provocata da scontri successivi tra forze di sicurezza e residenti del campo. Tuttavia, l’agenzia di stampa statale iraniana Fars ha riferito che “l’esercito iracheno ha chiuso il Campo Ashraf”.

Un video e diverse foto pubblicate ieri mostrano molti dei residenti di Camp Ashraf colpiti alla testa e con le mani legate con delle manette.

Le forze di sicurezza irachene hanno già condotto diversi attacchi contro Ashraf provocando la morte di molti dei suoi residenti.

Iran Human Rights (IHR) condanna fermamente il massacro di ieri dei residenti disarmati del Campo Ashraf e sollecita le Nazioni Unite e la comunità internazionale a intervenire immediatamente al fine di salvare i restanti residenti del campo

Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di IHR ha detto: “Il governo iracheno e le Nazioni Unite sono responsabili per la sicurezza e la protezione dei residenti del Campo Ashraf .Chiediamo alle Nazioni Unite di condurre un’indagine indipendente e di assicurare alla giustizia i responsabili della strage di ieri”.

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