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lunedì 1 luglio 2013

Il prossimo 8 luglio Papa Francesco sarà a Lampedusa luogo di speranze e tragedie per migliaia di profughi dall'Africa e dall'Asia

Vatica Insider
GIACOMO GALEAZZI - CITTÀ DEL VATICANO
Il Papa sarà a Lampedusa per una visita in forma «discreta», e, «toccato dal recente naufragio di una imbarcazione» di immigrati dall'Africa, lancerà una corona nelle acque dell'isola, incontrerà immigrati e popolazione e dirà messa, afferma il portavoce Vaticano, padre Federico Lombardi.

Lunedì Francesco accenderà i riflettori del mondo sull'emergenza-migranti. Il Papa si recherà a Lampedusa l'8 luglio per incontrare gli immigrati e la popolazione dell'isola. A fine maggio l'arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro aveva invitato Bergoglio a visitare l'isola delle Pelagie.

Da Francesco, che fin dall'inizio del suo pontificato ha mostrato una attenzione verso gli ultimi, è arrivata l'immediata risposta positiva. Francesco celebrerà una messa nel campo sportivo per gli immigrati e la popolazione locale: aveva ricevuto nei giorni scorsi l'invito anche da parte del parroco di Lampedusa don Stefano Nastasi. L'emergenza-migranti nell'isola è esplosiva.

Sono 7913 gli extracomuniatri sbarcati nei primi sei mesi dell'anno sulle coste italiane, quasi il doppio rispetto ai 4019 arrivati nello stesso periodo dello scorso anno. Il grosso degli arrivi si è registrato a Lampedusa (3648 persone). Nei primi 6 mesi del 2012 gli sbarchi sull'isola erano stati meno di un terzo (1021). Nei giorni scorsi un gruppo di 128migranti, con un ponte aereo per Crotone, ha lasciato il centro d'accoglienza di Lampedusa. Altri ponti aerei sono in programma. Al momento, al centro d'accoglienza di contrada Imbriacola, si trovano 164 nordafricani.

Anche il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge si recherà a Lampedusa per constatare personalmente la situazione relativa agli sbarchi di migranti. «La mia visita a Lampedusa è in esame, stiamo organizzando la mia agenda - afferma il ministro - anche in previsione del lavoro che stiamo facendo perché il mio ministero collaborerà al tavolo del Viminale per quanto riguarda i richiedenti asilo». Giovedì scorso una croce fatta col legno di uno dei tanti barconi di migranti giunti a Lampedusa e una medaglia federiciana, riproduzione originale della Croce di Costanza d'Altavilla, sono stati donati dal governatore della Sicilia, Rosario Crocetta al ministro Kyenge, ricevuta a Palazzo d'Orleans.

«Il Pontefice - riferisce una nota della sala stampa vaticana- profondamente toccato dal recente naufragio di una imbarcazione che trasportava migranti provenienti dall'Africa, ultimo di una serie di analoghe tragedie, intende pregare per coloro che hanno perso la vita in mare, visitare i superstiti e i profughi presenti, incoraggiare gli abitanti dell'isola e fare appello alla responsabilità di tutti affinché ci si prenda cura di questi fratelli e sorelle in estremo bisogno». Proprio per queste particolari circostanze, la sala stampa vaticana comunica che «la visita si realizzerà nella forma più discreta possibile, anche riguardo alla presenza dei vescovi della Sicilia e delle autorità civili».

«La chiesa agrigentina accoglie con immensa gioia la notizia della visita di papa Francesco». Lo dice l'arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro, presidente della Commissione episcopale della Conferenza episcopale italiana per le migrazioni.

«È un dono di grazia straordinario per il quale ringraziamo il Signore. La scelta dell'isola di Lampedusa - aggiunge - è essa stessa un messaggio forte che ci aiuta a leggere la storia con gli occhi Dio. Lampedusa è la terra di approdo di migliaia di africani in cerca di una vita dignitosa in Italia e in Europa».

«La presenza del vescovo di Roma a Lampedusa confermerà la comunità cristiana nell'esercizio della carità e dell'accoglienza. È un evento storico - osserva - al quale ci dobbiamo preparare intensamente spiritualmente per far tesoro di questa inattesa sorpresa. Alla vergine di Porto Salvo affidiamo il viaggio del papa e le comunità di Lampedusa e Linosa perché benedetto è colui che viene nel nome del Signore».

La visita accompagna il recente documento del Pontificio Consiglio per i migranti e itineranti sulle migrazioni forzate, unendo alle parole un gesto simbolico di grande significato, quale è la visita annunciata. «La scelta a sorpresa di Papa Francesco - spiega il direttore generale di Migrantes, monsignor Giancarlo Perego - di una visita a Lampedusa, terra di rifugiati e richiedenti asilo, dove continuano gli sbarchi provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente, si pone in continuità con le parole e i gesti di un pontificato che ha posto al centro della vita e della riforma della Chiesa la scelta preferenziale per i poveri».

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