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martedì 18 giugno 2013

Carcere - La privazione della libertà non è la fine di tutti i diritti

Il Mattino Padova
In questi giorni il Governo sta disperatamente cercando soluzioni al sovraffollamento: un anno di tempo è quello che gli ha dato la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo per riportare nelle carceri la dignità e il rispetto di chi vi è detenuto, e anche di chi lavora all'interno, ma se non cambierà nulla la prospettiva è di dover pagare enormi risarcimenti per i danni prodotti da una detenzione disumana.

Speriamo che almeno, se non è l'umanità, sia la paura delle somme da sborsare a far trovare al nostro Paese la strada per ridurre drasticamente il sovraffollamento e ridare un senso alle pene. A sostegno di questa speranza portiamo una sentenza della Corte costituzionale, un'ordinanza di un Magistrato di Sorveglianza di Padova, la testimonianza di un detenuto: ma l'idea di base è la stessa, che la persona detenuta resta comunque una persona, che viene privata della libertà, ma non degli altri diritti.

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