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giovedì 18 aprile 2013

Africa - Le rimesse degli immigrati valgono più degli aiuti allo sviluppo forniti dai governi stranieri

Misna
Le rimesse dei migranti valgono più degli aiuti allo sviluppo forniti dai governi stranieri, da un punto di vista finanziario e sotto il profilo dell’efficienza, perché si fondano su informazioni più precise: è quanto emerge da uno studio realizzato dal ghanese Adams Bodomo, professore di Studi africani all’università di Hong Kong.

Secondo i suoi calcoli, nel 2010, l’ultimo anno per il quale è possibile raccogliere dati attendibili, le rimesse valevano 51 miliardi e 800 milioni di dollari, mentre gli aiuti allo sviluppo garantiti dai governi dell’Europa e del Nord America non superavano i 43 miliardi.

Secondo Bodomo, però, al di là dei numeri il valore delle rimesse sta nella capacità di venire incontro a bisogni reali. “Sono più efficienti – sottolinea lo studioso – perché si fondano su informazioni più precise; un migrante che vive all’estero sa di cosa ha bisogno la sua famiglia in Africa, si tratti di soldi per pagare la retta scolastica, costruire una casa o avviare un’attività imprenditoriale”.

Nella categoria degli aiuti presa in considerazione non figurano donazioni delle monarchie del Golfo per costruire scuole o moschee, né accordi commerciali che prevedono la costruzione di strade da parte di società cinesi in cambio di forniture di materie prime a Pechino. Le rimesse dei migranti africani, però, potrebbero avere in prospettiva un valore ancora superiore. “Circa il 12% del denaro inviato dalla diaspora attraverso i canali finanziari ufficiali – calcola Bodomo – è inghiottito dai costi bancari”. Più che sugli aiuti dall’estero, sostiene il ricercatore, “i governi dovrebbero puntare su una riduzione di queste tariffe”.

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